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Storie dai CAE

SERGIO MARIANI – CAE STMicroelectronics, FIM CISL Brianza Lecco

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La scommessa futura è quella di unificare gli obiettivi e gli interessi dei lavoratori mettendo in comune i legittimi interessi locali e per questo finalizzando anche iniziative sindacali comuni.

E’ ormai da parecchi anni che vivo l’esperienza del CAE di ST Microelectronics e non è semplice riassumere in poche righe questa esperienza. Ci provo.

La ricchezza più preziosa è, ed è stata, la possibilità di intercettare persone e quindi culture, anche sindacali, diverse dalla mia: la possibilità di approfondire sistema sindacale francese ( ST è una multinazionale Italo-Francese ) è in primo luogo la più significativa. Un altro punto è come i delegati vivono o reagiscono di fronte a problemi che pone la direzione aziendale: per i paesi più piccoli, il CAE rappresenta un momento principale per avere delle informazioni sulla società. Il limite è che a volte si perde l’approccio sindacale per una deriva più tecnicista.

Spesso le informazioni che fornisce l’azienda sono molto ampie e individuare quali sono i temi che impattano o impatteranno i lavoratori non sono semplici da decodificare. L’azienda non ha mai visto come risorsa questi appuntamenti, ma come obbligo derivante dalle leggi europee e nazionali.

Un limite che ho trovato  in questa esperienza è quella che il  CAE ha solo funzione consultiva e quindi non può contrattare con la direzione. Il nostro CAE è composto solo da delegati dei siti dell’azienda; non è previsto nel nostro accordo, rinnovato 2 volte, un membro sindacale europeo.

Mentre in una fase di espansione o di stabilità della società potevamo confrontarci all’interno del nostro mondo ST, ora, in una fase di ridimensionamento,  si fa sempre più impellente la necessità di collegarsi con le istituzioni/sindacati europee.

La scommessa futura è quella di unificare gli obiettivi e gli interessi dei lavoratori mettendo in comune i legittimi interessi locali e per questo finalizzando anche iniziative sindacali comuni.

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