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Sistema del sindacato della Regione di Sverdlovsk, Russia

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Vasily Derkach, capo del dipartimento di sviluppo dell’organizzazione, descrive il funzionamento della Federazione dei sindacati indipendenti della Russia (FSIR) della regione di Sverdlovsk.

 

Com’e strutturata la vostra Federazione?

Quasi tutti i sindacati della zona fanno parte della nostra Federazione oppure hanno un accordo speciale di collaborazione con noi. La FSIR è composta da sindacati di categoria e da unioni sindacali regionali delle stesse categorie. Così, la nostra Federazione conta 34 organizzazioni regionali di categoria. I sindacati maggiori, che prevalentemente rappresentano i lavoratori del settore statale, formano organizzazioni minori a livello comunale. Presso le Federazioni regionali operano i Consigli sindacali intercategoriali di coordinamento. È importante notare però che nella maggior parte delle regioni, compresa la nostra, questi Consigli eseguono funzioni strettamente consultive. Sono presieduti da responsabili di organizzazioni regionali o comunali che assumono questo incarico volontariamente. Il nostro sistema include un grande numero di categorie che abbiamo “ereditato” dai tempi sovietici quando al ministero di ogni settore corrispondeva un sindacato. In questo periodo stiamo cercando di cambiare questo approccio unendo le rappresentanze di alcune categorie simili in un solo sindacato.

 

Quanti reparti e dipendenti conta la Federazione?

Il nostro staff è composto da 30 persone senza contare rappresentanti delle organizzazioni di categoria. La Federazione è suddivisa nei seguenti dipartimenti: tutela dei diritti socio-economici, gestione delle attività generiche, reparto dello sviluppo, reparto dell’informazione, reparto organizzativo e reparto finanziario.

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La regione di Sverdlovsk segnata in rosso sulla mappa della Federazione Russa

A chi sono subordinate le rappresentanze nelle aziende?

I sindacati aziendali nel nostro sistema hanno il nome di organizzazioni primarie e fanno parte dei sindacati territoriali di categoria che a loro volta sono membri della Federazione regionale. La Federazione esercita un potere indiretto sui sindacati primari, però se alcune categorie non hanno una loro organizzazione territoriale, perché la loro presenza nella zona è troppo limitata, queste rappresentanze entrano a far parte direttamente della Federazione regionale.


A quanto ammonta la quota mensile sindacale e in che modo viene versata dal lavoratore?  

La maggior parte dei membri del sindacato chiede al datore di lavoro di trattenere l’1% della loro busta paga. Le quote vengono poi trasferite alle casse della Federazione dall’azienda. Purtroppo, sempre più spesso, dobbiamo entrare in contrasto con imprenditori che pur trattenendo la quota sindacale ai loro dipendenti, non la inoltrano al sindacato oppure ritardano il trasferimento fino a 2 anni. In queste situazioni i sindacati sono forzati a riscuotere le quote tramite i tribunali. Inoltre capita che alcuni datori di lavoro illegittimamente smettano di trattenere le quote senza mettere al corrente i dipendenti. In questi casi purtroppo i tribunali rifiutano le cause presentate dai sindacati affermando semplicemente che le somme contese non sono mai state prelevate dagli stipendi, quindi l’unica cosa che può fare il giudice è obbligare l’azienda a tornare a trattenere la percentuale concordata. In queste situazioni i sindacati potrebbero rivolgersi addirittura alla procura, ma di solito anche questa istituzione liquida queste cause dando solo una multa simbolica all’azienda, che torna poi alle sue vecchie abitudini. Per questo motivo stiamo cercando di dare ai nostri iscritti la possibilità di trasferire la quota direttamente dai loro conti personali al conto del loro sindacato. Per il momento questo sistema è in fase di sviluppo e lo stiamo sperimentando solo in alcune aree della nostra regione.

Quanti affiliati vanta la vostra Federazione dei sindacati?

Secondo i nostri calcoli la cifra si avvicina a 650.000 iscritti. Purtroppo stabilire un numero preciso non è facile perché alcune organizzazioni non risultano come membri diretti ma hanno un accordo di collaborazione con noi. Inoltre alcuni pensionati mantengono la loro affiliazione presso le rappresentanze delle aziende anche se non ci lavorano più.

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La manifestazione del 1 maggio 2013, Ekaterinburgo

In quali categorie il movimento sindacale è più attivo e quali settori invece sono in coda alla lista?

Tradizionalmente nella nostra regione il maggior numero di lavoratori iscritti proviene dal settore metallurgico. Nella nostra regione abbiamo numerose grandi fabbriche dove è più facile salvaguardare le rappresentanze sindacali. Invece le aziende di molti altri settori hanno subito numerosi frazionamenti e frequenti cambi di gestione che hanno reso molto più difficile il lavoro sindacale. Tuttavia le rappresentanze sono molto attive anche nelle categorie dell’istruzione, della sanità pubblica e dell’industria della difesa in quanto sono settori governativi e lo stato esercita meno pressione sui sindacati e normalmente si preoccupa della propria immagine di buon datore di lavoro, molto più degli imprenditori privati.

Come attirate nuovi membri?

Nelle imprese dove il sindacato è stato creato per iniziativa dei lavoratori, i nostri attivisti invitano i membri potenziali agli incontri con gli organizzatori. Questo può essere un incontro individuale oppure di un piccolo gruppo di persone che di solito si tiene al di fuori dell’azienda. Inoltre distribuiamo i volantini. Se invece si tratta di un’impresa dove non c’è iniziativa individuale o di gruppo, analizziamo i profili dei lavoratori sui social network, cerchiamo tra i sindacalisti qualcuno che conosca un dipendente che lavora in questa società. Per quanto riguarda le aziende in cui il nucleo sindacale è presente già da tanto tempo, approcciamo i lavoratori appena arrivati basandoci sui dati forniti dal reparto HR. Parliamo loro della nostra attività durante le serate aziendali. Per esempio organizziamo delle feste dedicate alle diverse categorie, anniversari delle imprese ecc. Infine nelle società sono presenti le bacheche contenenti tutte le informazioni utili su di noi.

Che tipo di servizi proponete ai vostri membri?

Noi offriamo un aiuto legato alle questioni giuridiche, pensioni, indennità di malattia ecc. Inoltre diamo una mano alle organizzazioni primarie (rappresentanze sindacali nell’impresa) per ottenere un contributo per il pagamento della retta del campeggio estivo infantile e dei centri benessere per gli iscritti e le loro famiglie. Abbiamo anche introdotto una tessera che permette di accumulare i punti ed ottenere degli sconti acquistando prodotti e servizi dalle aziende partner della FSIR.

Come vengono distribuiti i posti disponibili nei campeggi e centri benessere?

Questi campeggi e centri benessere appartengono ai sindacati ancora dai tempi dell’URSS. Esistono delle rette speciali riservate ai lavoratori che si trovano in gravi condizioni di salute, per esempio se hanno appena avuto un infarto. In questi casi i pagamenti previsti dal fondo statale di assicurazione sociale coprono il 100% del costo della retta. Purtroppo per ottenere queste compensazioni spesso dobbiamo provare a chi gestisce il fondo che si tratta proprio di un caso assicurativo. Per quanto riguarda i campeggi estivi, ogni anno lo stato eroga il denaro destinato al loro mantenimento e quindi i genitori pagano solamente il 10-20% della retta. Siccome il budget è limitato viene calcolata una quota per ogni comune e quindi le organizzazioni sindacali cercano di farsi includere in queste quote raccogliendo le firme dei propri affiliati che vorrebbero mandare i figli in un campeggio. Cosi i lavoratori non devono fare la fila di persona. Però molti comuni sono contrari alle istanze di gruppo e stanno cercando di ignorare questa prerogativa dei sindacati. Alcune industrie particolarmente grandi dispongono dei propri campeggi estivi e centri benessere. La contrattazione collettiva permette ai datori di lavoro di passarne la gestione al sindacato, oppure conferirgli il diritto di assegnare i posti disponibili ai lavoratori.

La parte ufficiale della manifestazione del 1 maggio 2013, Ekaterinburgo

La parte ufficiale della manifestazione del 1 maggio 2013, Ekaterinburgo

Ha menzionato anche le tessere cumulative. Come funzionano?

Le nostre tessere sindacali fungono sono associate anche a sistemi di convenzione. Questo sistema di convenzioni prevede sconti da 2% a 15% offerti agli affiliati da parte dei nostri partner, che attualmente sono più di 40. Tra loro ci sono agenzie viaggio, lavasecco, centri di divertimento, cliniche dentistiche, bar, ristoranti ecc. Inoltre stiamo sviluppando un sistema di bonus dove più di 150 partner (saloni di bellezza, officine auto, piccoli supermercati ecc.) darebbero la possibilità a iscritte e iscritti ai sindacati di accumulare dei punti sulla tessera e poi usarli pagando i servizi. Il prossimo passo è far visualizzare i punti accumulati nell’area privata degli utenti del nostro sito. Purtroppo per il momento non molte organizzazioni sindacali supportano questa iniziativa in quanto comporta delle spese che la nostra Federazione non può coprire del tutto.

Il sistema di bonus e di sconti è una motivazione in più che diamo ai lavoratori che vogliono entrare a far parte del sindacato ma ha un ruolo aggiuntivo e di certo non determinante visto che c’è sempre più ostilità da parte dei datori di lavoro nei confronti dei dipendenti affiliati e ovviamente una tessera non può rendere minore il rischio che corre il personale di un’azienda iscrivendosi al sindacato.

 

In che cosa consiste invece il supporto giuridico e quanto costa? Paga il dipendente o il datore di lavoro?

Secondo la nostra legislazione i sindacati hanno il diritto di rivolgersi al tribunale per conto di un affiliato usando uno schema semplificato senza dover, per esempio, autentificare tutte le firme sull’istanza. Di solito ci occupiamo di tutta la procedura a partire dalla preparazione di un’istanza e raccolta dei documenti fino all’ottenimento del mandato di esecuzione. Se la presenza dell’affiliato in tribunale non è obbligatoria, viene fatta una richiesta di esaminare la causa senza la sua partecipazione. In alcuni casi presentiamo un’istanza di gruppo che di solito viene firmata da un numero di dipendenti della stessa impresa che può variare da 10 a 100. Le istanze collettive possono riguardare per esempio aumenti di stipendio dovuti alle condizioni di lavoro rischiose e pericolose per la salute.

Di solito gli affiliati non pagano niente. È ancora molto poco diffuso che un lavoratore versi sul conto dei sindacati un contributo aggiuntivo in caso di vittoria della causa in tribunale, in questo caso la cifra può ammontare a 5%-20% del compenso ottenuto in base alla difficoltà della causa. Però al livello di legge il diritto di ottenere questi contributi è conferito solamente alle Organizzazioni di tutela dei diritti dei consumatori. Però abbiamo avuto successo nel vincere alcune cause che prevedono il risarcimento delle spese legali da parte dell’impresa e non del lavoratore. Anche quando si tratta delle cause per una piccola somma noi calcoliamo i costi dei nostri servizi in base ai prezzi medi delle consulenze degli studi legali. Tuttavia le tempistiche di risarcimento sono di solito molto lunghe e prima di ottenere l’indennizzo dall’impresa passano da 5 a 9 mesi.

 

Quali consulenze sono le più richieste?

Di solito si rivolgono a noi nei casi di licenziamenti illeciti, infortuni, ritardi nei pagamenti, valutazione errata del livello di pericolosità delle condizioni di lavoro, mancato pagamento degli straordinari.
Siete mai riusciti a creare un precedente?

Si, stiamo sempre cercando di farlo quando si tratta delle leggi сon clausole poco chiare ed ambigue. In questi casi tentiamo di far sì che queste note corrispondano meglio agli interessi dei lavoratori anche se ci rendiamo conto che le possibilità di vincere non sono mai scontate. Tuttavia abbiamo già ottenuto dei successi. Per esempio abbiamo vinto la causa di riduzione della settimana lavorativa per dipendenti occupati nei lavori pericolosi per la salute, ma con grande dispiacere abbiamo perso la battaglia per la parità di retribuzione per tutti i lavoratori occupati nelle strutture federali.

I vostri servizi sono riservati esclusivamente ai membri del sindacato oppure ne possono usufruire anche i lavoratori non iscritti?

Se il lavoratore viene da un’azienda dove c’è un sindacato ma lui non ne fa parte, non possiamo aiutarlo. Invece se il lavoratore non-membro arriva da una società dove non esiste alcuna rappresentanza ed è disposto a iscriversi al sindacato non legato ad una certa impresa in maniera individuale, noi possiamo fornirgli tutti i nostri servizi.

Una delle recenti riunioni della FSIR, novembre 2016

Una delle recenti riunioni della FSIR, novembre 2016

Pianificate di introdurre qualche nuovo servizio nel futuro?

Sempre più nuclei sindacali subiscono pressione da parte dei datori di lavoro. Questo ci spinge a pensare di formare delle brigate mobili che potranno reagire velocemente in caso di discriminazioni. Inoltre vorremmo creare centri di aiuto a distanza per le organizzazioni sindacali che si trovano in difficoltà. Questi centri svolgeranno le funzioni di call center, offriranno agli affiliati tutela giuridica, consultazioni varie e si occuperanno di preparazione di newsletter.

Con lo sviluppo continuo di nuove tecnologie nascono molte professioni legate soprattutto a Internet. Tra poco si formerà una nuova categoria sindacale o non ci sono ancora abbastanza presupposti?

Purtroppo non ci sono ancora abbastanza presupposti anche se lo sviluppo e la diffusione di Internet ha senz’altro modificato il lavoro dei sindacati. Per esempio il dipendente di un’azienda dove non c’è una rappresentanza sindacale, può diventare un affiliato online usando il nostro sito, www.e-profsouz.ru.

About the author / 

Galia Milovzorova
Galia Milovzorova

Giornalista di origine russa, esperta in questioni sociali e politiche dell'ex Unione Sovietica, ha conseguito la laurea in giornalismo presso l'Università di San Pietroburgo e ha studiato successivamente mediazione linguistica e culturale a Milano.

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