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News dai CAE

The N.E.T: un network del ETUI per facilitare l’accesso alla formazione CAE

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Nelle scorse settimane, presso l’hotel Lombardia di Milano, si è tenuto l’annale raduno di the N.E.T., il network dei formatori CAE dell’Istituto Sindacale Europeo (ETUI). Si tratta di un gruppo di circa venti esperti di formazione di diversa età e provenienza geografica, che si riunisce annualmente per condividere i nuovi materiali sui Comitati Aziendali Europei e le tecniche formative da utilizzare durante i corsi. The N.E.T riunisce formatori ed ex funzionari sindacali che hanno avuto esperienze di lavoro nei CAE, i quali possono supportare l’ETUI nella realizzazione dei corsi dedicati ai membri CAE.

La formazione, infatti, è una risorsa fondamentale per il corretto svolgimento delle attività di rappresentanza transnazionale a cui i delegati CAE sono chiamati. Si tratta, oltre che di un elemento strategico imprescindibile per le organizzazioni sindacali, anche di un diritto previsto dalla direttiva 2009/38, la quale all’articolo 10 stabilisce che “i membri del comitato aziendale europeo dispongono dei mezzi necessari […], per rappresentare collettivamente gli interessi dei lavoratori dell’impresa” tra cui all’ comma 4 viene menzionata anche la formazione, la quale deve essere fornita a spese dell’azienda e “senza perdita di retribuzione”.

Sfruttando questa importante prerogativa, l’ETUI su richiesta degli interessati, organizza i corsi di formazioni per i delegati CAE. Sulla base dei temi scelti, viene elaborata una proposta progettuale e, una volta accettata dall’azienda, vengono individuati i formatori incaricati all’interno del team di the N.E.T. ai quali viene affidata la finalizzazione del programma e la redazione dei materiali formativi. Tutti gli aspetti amministrativi (dalla stampa dei documenti, alla prenotazione degli alberghi) vengono gestiti direttamente dal personale ETUI sulla base del budget concordato con l’azienda. Attualmente l’ETUI offre una vasta gamma di proposte formative tra cui: legislazione europea; differenze nei diversi sistemi di rappresentanza europei; supporto nell’identificazione di tematiche comuni da rivendicare nei CAE; sviluppo strategico dei CAE; supporto alla negoziazione e rinegoziazione degli accordi; analisi dei bilanci delle multinazionali; corsi di lingua inglese. La lista completa dei corsi è consultabile sul sito http://dev.ewctraining.eu/

Nel corso delle tre giornate di lavoro, i formatori di the N.E.T. hanno avuto l’occasione di confrontarsi su diversi argomenti. Dalla presentazione dei nuovi moduli formativi sulla lettura dei bilanci delle multinazionali, al tema della digitalizzazione e di come l’industria 4.0 potrebbe cambiare il mondo del lavoro e, conseguentemente, avere un impatto sul ruolo dei Comitati Aziendali Europei, fino alla progettazione partecipata di alcuni moduli di formazione per rafforzare la proattività dei delegati CAE.

8b1e43a7-1006-45ed-9517-d9f72802f482La seconda giornata di lavoro ha visto un ampio coinvolgimento della CGIL Lombardia, che ha presentato i suoi strumenti formativi e le sue strategie di comunicazione partecipativa. Ci riferiamo ai tanti progetti europei realizzati, alle scelte politiche che guidano la formazione della CGIL e al sito www.unionsnetworksindacale.eu, nato nel corso del progetto Dedalus e Arianna e diventato poi il punto di riferimento del Dipartimento Internazionale per promuovere la propria attività e stimolare una riflessione sul ruolo del sindacalismo internazionale

In particolare, la CGIL ha voluto mettere in evidenza lo stretto legame che deve esserci tra formazione e azione politica. Attivazione della rete e delle tre figure che ruotano attorno al CAE (membro CAE, RSU e funzionario sindacale), esplorazione del potenziale di questi organismi e crescita di consapevolezza dell’importanza dell’azione transnazionale sulle multinazionali, sono tre tasselli fondamentali per la definizione di piani d’azione concreta che ambiscano a includere i CAE nel gioco sistemico della strategia sindacale più generale.

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L’obiettivo del lavoro della CGIL, infatti, è principalmente quello di far crescere la consapevolezza e la riflessione politica sul ruolo del sindacato nell’azione di rappresentanza all’interno delle imprese multinazionali. In quest’ottica i CAE, pur privi di potere negoziale, diventano uno strumento fondamentale per sviluppare azione strategica e una visione d’insieme che ambisce a costruire alleanze transnazionali tra le organizzazioni sindacali europee. Ogni rappresentante in questi organismi sovranazionali, perciò, deve conservare e conoscere perfettamente il testo della direttiva sui Comitati Aziendali Europei, la legge di trasposizione nazionale sulla quale è costituito il CAE e l’accordo che lo istituisce. Si tratta di tre strumenti fortemente collegati tra loro la cui conoscenza approfondita diventa lo strumento principale per conoscere a pieno i propri diritti e sviluppare un’azione che ambisce ogni giorno a innalzare la qualità delle procedure di informazione e consultazione.

La  presentazione della strategia e degli strumenti messi in campo dalla CGIL Lombardia ha messo in evidenza le diverse tappe dell’evoluzione dell’azione politico sindacale mirata a fare dei CAE ambiti di azione sindacale, in cui le delegate e i delegati della CGIL imparano a sviluppare capacità operativa, visione progettuale e attitudine produttiva e propositiva, per contendere al management della multinazionale lo spazio delle decisioni attraverso i processi di informazione e consultazione transnazionali, prerogativa dei Comitati Aziendali Europei. Tutto ciò attraverso una strategia di trasmissione delle informazioni basata sulla formazione partecipata che mira a sviluppare capacità operative e facilitare l’autoapprendimento in un’ottica di probelm-solving.

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About the author / 

Umberto Bettarini
Umberto Bettarini

Ricercatore sociale, esperto di relazioni industriali e di sindacalismo europeo

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