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CALL FOR ACTION: Pochi click per un’Europa sociale

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Bastano pochi click, per partecipare alla consultazione sul pilastro sociale e sostenere le posizioni del sindacato europeo. Fino al 31 dicembre, infatti, basterà cliccare sul link http://socialrightsfirst.eu/en inserire i pochi dati richiesti e cliccare sul tasto “take action” per inviare il vostro sostegno alle posizioni della Confederazione Europea dei Sindacati.

L’attuale crisi economica ha contribuito ad allargare le disuguaglianze sociali in Europa e a creare un clima di sfiducia tra i cittadini. Per contrastare queste pericolose derive, la Commissione europea ha lanciato la proposta di attivare un pacchetto europeo di diritti sociali, meglio conosciuto come “Pilastro sociale europeo”. La volontà di approvare un Pilastro Europeo dei Diritti Sociali (PEDS) è stata annunciata dal Presidente della Commissione Europea Juncker nel suo discorso sullo stato dell’UE al Parlamento UE il 9 settembre 2015.

Nelle intenzioni della Commissione, il pilastro dei diritti sociali sarà uno strumento per orientare le politiche pubbliche in tutti quei settori essenziali per il buon funzionamento e l’equità dei mercati del lavoro e dei sistemi di protezione sociale negli Stati membri. I principi proposti non sostituiranno i diritti esistenti, ma offriranno un mezzo per valutare l’efficacia delle politiche nazionali sociali e per l’occupazione, ravvicinarle e migliorarle. Così, spiega la Commissione, «il pilastro fungerà da bussola per orientare la rinnovata convergenza all’interno della zona euro».

A tal proposito, la Commissione Europea ha avviato un’ampia consultazione estesa alle altre istituzioni dell’Ue, alle autorità e i Parlamenti nazionali, alle parti sociali, alla società civile e ai cittadini per giungere alla definizione di un “pilastro europeo dei diritti sociali”. Il Pilastro dovrà sviluppare e integrare l’acquis sociale esistente e diventare un quadro di riferimento per valutare le performance occupazionali e sociali degli stati aderenti.

Pur nella consapevolezza che la consultazione aperta lanciata dalla Commissione non deve sostituire le regole specifiche per la consultazione della parti sociali, la CGIL, di concerto con gli altri sindacati europei aderenti alla CES, ha deciso di invitare i cittadini, gli attivisti sindacali e le strutture territoriali a partecipare alla consultazione pubblica. A tale scopo è stato formalizzato un piano di proposte che mirano a costruire un’Europa sociale, solidale e che sappia contrastare le diseguaglianze.

In particolare le richieste del sindacato ruotano intorno ai seguenti punti:

  • Lavoro dignitoso e un sistema economico equo,
  • Migliori salari e standard di vita più elevati,
  • Nuove protezioni per i lavoratori e maggior rispetto dei diritti esistenti,
  • Parità di retribuzione a parità di lavoro e la fine dello sfruttamento dei lavoratori,
  • Incrementare la protezione sociale e i servizi pubblici,
  • Investimenti per aumentare i posti di lavoro di qualità,
  • Diritti sindacali garantiti.

Si tratta di un’occasione importante per far sentire la voce del sindacato rispetto ai temi della giustizia sociale e provare ad incidere sulla futura legislazione europea.

 

About the author / 

Umberto Bettarini
Umberto Bettarini

Ricercatore sociale, esperto di relazioni industriali e di sindacalismo europeo

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