La mia prima riunione mi ha messo un po’ in soggezione. Al di là dell’ovvio nervosismo dovuto al fatto di entrare in contatto con un gruppo di persone che parlano lingue diverse e che non conosci, sono rimasto molto colpito all’abbigliamento molto formale della gente che ho incontrato. Nonostante sembri una cosa di poco conto, il non poter distinguere a colpo d’occhio dirigenti e delegati per me è stato uno “shock”. Si trattava di qualcosa a cui non ero abituato. Naturalmente poco dopo ho imparato che nei CAE a volte esistono “codici” un po’ diversi e che quei colleghi vestiti di tutto punto erano, in alcuni casi, sindacalisti impegnati, proprio come me. Il superamento di certi pregiudizi è un requisito necessario nel processo di costruzione della fiducia reciproca; con la perseveranza è possibile trovare un linguaggio comune e condiviso dagli altri delegati e dunque si individuano le persone con cui è possibile creare un nucleo con valori e motivazioni condivise. Una volta ottenuto ciò, tutto diventa più semplice.
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