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Storie dai CAE

Umberto Mendicini – Cae Rockwell Automation, Fiom Cgil di Milano

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Mendicini ha vissuto in tanti luoghi diversi. Ha osservato l’Europa con occhi da operaio, sa che un movimento sindacale europeo esisterebbe solo se animato da una battaglia comune.

«Vengo da una storia diversa da quelle che si sentono in giro. Per me, il compagno è chi si comporta da compagno. Altrimenti lo chiamo amico. Posso arrivare ovunque, con le mie gambe, e i volantini ai lavoratori li consegno personalmente, uno ad uno. Per ottenere organizzazione ci vuole sacrificio. Se non capisci questo non stai facendo il sindacalista, ma un mestiere come un altro.»

Umberto Mendicini è un ex sessantottino a cui piace guardare dritto davanti a sé. “Porteresti un po’ della Cgil all’interno del Cae?” gli chiediamo. Quel borbottio sta per: che domanda! Certo, che gli piacerebbe infondere nel suo comitato aziendale quella sensibilità molo italiana in tema di diritti. E non per campanilismo. Mendicini ha vissuto in tanti luoghi diversi. Ha osservato l’Europa con occhi da operaio, sa che un movimento sindacale europeo esisterebbe solo se animato da una battaglia comune. Il che comporta l’abbandono dei settarismi, e l’adozione di una strategia inclusiva.

Al Cae va dato potere negoziale, ma l’efficacia di questo cambiamento dipende dalla capacità di rendere più omogeneo il tessuto economico e sociale dei vari Paesi che compongono l’UE.

Laddove il Parlamento europeo mostra i propri limiti, è la Confederazione Europea dei Sindacati a dover intervenire. «La Ces dovrebbe studiare più a fondo i comportamenti delle multinazionali, dando ai Cae indicazioni precise su come agire. Ad oggi, troppe cose sono lasciate alla spontaneità.»

A volte, però, è proprio dall’iniziativa che nasce l’opportunità di forzare un processo, una decisione che pareva irrevocabile. Tra la Rockwell Automation e il suo Cae è un continuo braccio di ferro. Per l’azienda americana, entrare in sintonia con la cultura sindacale europea è sempre un po’ ostico.

«A volte hanno qualche défaillance. Ad esempio, sulla corretta trasmissione delle informazioni. Ma grazie alla nostra continua vigilanza, riusciamo ad ottenere chiarezza.»

Sul tema dei diritti, Mendicini è particolarmente attento. Il compromesso di oggi si può trasformare in un problema per le generazioni future. «A volte, i cambiamenti vanno forzati. Bisogna giocare d’anticipo, e mai al ribasso. Il punto è riuscire a coinvolgere il maggior numero di lavoratori e di organizzazioni in una battaglia comune. Da soli non arriviamo lontano. Per quanto mi riguarda, vado avanti con determinazione. Sono un sindacalista vecchia maniera!»

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Dedalus

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