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Finlandia: i sindacati esaminano le condizioni di lavoro nel paese

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La confederazione dei sindacati finlandese (SAK) ha elaborato un test che permette ai dipendenti di valutare le proprie condizioni di lavoro e di paragonarle alla media nazionale. Il Good Job Barometer, disponibile in finlandese, svedese ed inglese, esamina numerosi aspetti come, per esempio il livello di stress, il compenso materiale, la paura di perdere il posto di lavoro, le prospettive di carriera e di crescita professionale. Il test analizza le risposte dei rispondenti e stabilisce se sono sotto o sopra la media.

Il baromentro è nato con lo scopo di migliorare il mondo di lavoro, spiega uno dei creatori del progetto, il manager della ricerca e sviluppo della SAK Juha Antila: “La maggior parte delle aziende finlandesi propone condizioni di lavoro che stanno tra i due estremi: non sono ne ottime ne pessime, quindi c’è ancora tanto margine di miglioramento”. Il signor Juha ammette che i risultati del test sono soggettivi in quanto prendono in considerazione solo le opinioni di ogni singolo dipendente e non analizzano l’ambiente lavorativo da altri punti di vista: “Nello stesso ufficio possono convivere sia persone che sono contente del loro incarico sia quelle insoddisfatte perché qui si tratta solamente di esperienze personali”.

I valori di riferimento usati nel test sono stati presi dal sondaggio SAK working conditions survey, condotto dalla federazione con l’aiuto di più di 1200 affiliati. Il documento analizza il mercato di lavoro finlandese basandosi sulle ultime statistiche: l’84% di tutti i lavoratori del paese scandinavo sono impegnati full time e hanno il contratto a tempo indeterminato mentre 336 000 persone possiedono il contratto a termine. Ancora circa 311 000 persone fanno il part time. La metà di loro vede l’occupazione a tempo parziale come un ripiego e spera di passare prima o poi ad una giornata piena. Però l’aumento di orari di apertura di molti supermercati e centri commerciali ha portato alla creazione di più turni di lavoro cancellando così una notevole parte di impieghi full time. Questa è una delle cause della povertà crescente secondo il rapporto della SAK. Circa 10 000 mila finlandesi non guadagnano abbastanza per sostenere le spese necessarie e quindi sono costretti a cercare aiuti economici tramite parenti o enti sociali.

Tra gli aspetti positivi la SAK evidenzia gli orari di lavoro che restano fissi, senza la necessità degli straordinari. La settimana lavorativa finlandese generalmente è composta da 40,2 ore. Questo valore è inferiore solo in Norvegia e Danimarca mentre i cittadini degli altri stati europei spesso sono costretti a passare sul luogo di lavoro più di 8 ore al giorno.

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Galia Milovzorova
Galia Milovzorova

Giornalista di origine russa, esperta in questioni sociali e politiche dell'ex Unione Sovietica, ha conseguito la laurea in giornalismo presso l'Università di San Pietroburgo e ha studiato successivamente mediazione linguistica e culturale a Milano.

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